La primavera è la stagione perfetta per passeggiare con i nostri cani: il bel tempo, senza l’afa estiva, invoglia ad uscire ma bisogna stare molto attenti ai pericoli di questa stagione! I veterinari potranno sicuramente consigliarci al meglio in fatto di prevenzione, ma ecco qualche consiglio nato dalla mia esperienza.
I pericoli della primavera: la processionaria
Tra i pericoli della primavera, la processionaria è forse quello più conosciuto. La processionaria è un tipo di bruco che infesta pini e altre conifere. I loro peli urticanti sono pericolosi per gli uomini ma anche per i nostri cani: possono infatti provocare sintomi lievi, come l’orticaria ma anche reazioni più gravi come lo shock anafilattico.
Per i cani è sufficiente, mentre annusano il terreno, che il loro tartufo nasale o le zampe vengano a contatto con i peli della processionaria per avere dei problemi di salute. I sintomi che possiamo riscontrare sono:
- ipersalivazione
- febbre
- irritazioni della cute
- prurito
- vomito
- infiammazione della lingua o suo ingrossamento
- inappetenza
- infiammazione dell’esofago e dello stomaco (in caso di ingestione)
- problemi respiratori
- rapida necrosi delle zone toccate dalla processionaria
I sintomi, se non si interviene subito, possono aggravarsi anche velocemente e il peggioramento della salute del cane è molto rapido e, nei casi più gravi, può portare anche alla morte. In caso di contatto, bisogna subito sciacquare con abbondante acqua la zona venuta in contatto e recarsi con la massima urgenza al veterinario più vicino.
Quando passeggiamo con i nostri cani prestiamo quindi la massima attenzione se siamo in una zona con conifere o querce. Nel caso controlliamo che gli alberi non ne siano infestati e controlliamo anche di non vederne sul terreno. Se notiamo processionarie in una zona pubblica è nostro dovere allertare le autorità competenti.
I pericoli della primavera: il forasacco
I forasacchi sono spighe molto piccole, di colore dal giallo al marrone scuro, diffuse nei parchi, nei campi e in tutte le tipologie di aree verdi. Quando i forasacchi si seccano e vengono spostati dal vento, per i nostri cani la possibilità di incappare in loro sono molto alte.
Per la loro forma, i forasacchi si agganciano molto bene al pelo e alla cute del cane; inoltre, muovendosi, il cane agevola la penetrazione delle punte del forasacco provocandosi gonfiore, infiammazioni e anche molto dolore. I forasacchi sono anche più pericolosi quando si introducono nel naso o nel padiglione auricolare; può capitare anche che si impiglino negli occhi, nel cavo orale o nelle zone genitali. Sicuramente i cani a pelo lungo in questo caso sono svantaggiati perchè per loro è molto più facile che il forasacco resti impigliato nel pelo.
A seconda della zona colpita il cane può mostrare sintomi diversi. Ad esempio se il forasacco è nella cavità nasale si può notare una perdita di sangue dal naso oppure una difficoltà a respirare. Se invece il cane scuote con insistenza la testa e la struscia contro il muro, probabilmente c’è un forasacco nel suo orecchio.
Quando il forasacco è ben visibile sul pelo o sulla cute, se non è conficcato in profondità, lo si può facilmente rimuovere con una pinzetta; se invece si trova in profondità nell’orecchio, nel naso, negli occhi o in gola è meglio chiedere aiuto a un veterinario, perché è molto facile sbagliare movimento e spingerlo ancor più in profondità. Quando notiamo un forasacco impigliato nel nostro cane è molto importante non sottovalutare la situazione pensando di riuscire a fare tutto noi.
Possiamo impedire che i forasacchi si attacchino al nostro cane? Purtroppo no, considerando soprattutto la loro diffusione sia in città che nelle zone più di campagna. Possiamo però stare attenti per fare in modo che succeda il meno possibile e senza gravi conseguenze.
Evitiamo per esempio le aiuole con erba alta o comunque le zone dove vediamo un grande numero di spighe. Al termine della passeggiata inoltre prendiamo l’abitudine di controllare il pelo e le zone dove è possibile che il forasacco si attacchi. In questo modo troveremo sempre la spiga in superficie, senza darle il tempo di muoversi ed arrivare in profondità. Se invece abbiamo notato che il cane è passato in una zona con forasacchi, controlliamolo non solo a casa ma subito sul posto. Stiamo inoltre attenti durante la passeggiata ad eventuali sintomi, come gli starnuti, la fatica ad appoggiare la zampa o il continuo grattarsi o strofinarsi.
Per le razze che lo permettono, possiamo tosare il pelo nelle stagioni più calde; per tutte le altre possiamo effettuare una spazzolatura periodica in modo da rimuovere il pelo morto e i possibili nodi, diminuendo quindi le possibilità delle spighe per aggrapparsi.
Pulci, zecche, filaria e leishmania
Pulci, zecche, filaria e leishmania sono problemi tipici di questa stagione ma che fortunatamente possiamo prevenire facilmente.
Mentre le pulci sono presenti tutto l’anno, le zecche sono tipiche delle stagioni calde. Per entrambi però con una corretta profilassi per tutto l’anno il problema può essere evitato.
La filaria è una malattia che si trasmette tra cani attraverso la puntura di zanzara. A partire dalla sesta settimana di vita, nel periodo da marzo/aprile fino a novembre/dicembre è sufficiente somministrare il farmaco apposito mensilmente o con un’unica dose di iniezione per effettuare la prevenzione.
La leishmaniosi, malattia provocata dal parassita leishmania attraverso la puntura di insetti, è possibile prevenirla con diversi metodi come collari appositi o pipette spot-on; è meglio chiedere al veterinario quale metodo usare in base alla zona in cui si vive e la diffusione della malattia.